Giocare è un'attività indispensabile per la vita di ogni bambino, come lo sono l'acqua, il cibo e il sonno.
Il gioco aiuta a sviluppare le capacità fisiche e quelle mentali, inoltre insegna a stare insieme, a competere e a collaborare con gli altri.La DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DEI BAMBINI, elaborata a New York nell'anno 1959 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite afferma che: "Il bambino deve avere tutte le possibilità di dedicarsi a giochi e ad attività ricreative che devono essere orientate a fini educativi; la società e i poteri pubblici devono adoperarsi per favorire la realizzazione di tale diritto".
Un bambino che non vuole o non sa giocare è un bambino triste, solo, in difficoltà; un bambino che non gioca perché non può è un piccolo schiavo cui si è rubata l'infanzia.
Giocando, infatti, il bambino può edificare con la fantasia una realtà immaginata in cui mettere in scena le cose importanti, può fare finta di essere un'astronauta, un papà o una mamma, può fare finta di ridere e di piangere e mettere alla prova tutte le sue diverse emozioni e parti di sé.
Una curiosità: alcune ricerche di psicologia dimostrano che bambine e bambini hanno comunque gusti differenti, anche se si offrono loro gli stessi giochi fin da piccolissimi. Sempre secondo queste ricerche: le femmine prediligono racconti, bambole e giochi di società mentre i maschi preferiscono sport, pupazzi e giochi di competizione, conflitto, aggressione.

"è nel giocare e soltanto mentre gioca che il bambino, e anche l'adulto, è in grado di essere creativo e di fare uso dell'intera personalità, ed è soltanto nell'essere creativo che l'individuo scopre il Sé"
Donald Winnicott

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