La Befana ha portato via con se' tutte le festività e ora sono pronta per iniziare un nuovo fantastico anno armonicaMENTE insieme...
Volevo introdurvi un argomento che mi ha sempre interessato:
Lo sviluppo del LINGUAGGIO nel neonato.
Attraverso il pianto, soprattutto, il neonato si esprime fin dal primo istante di vita, cercando di indicare un bisogno, un malessere che chi lo accudisce imparerà presto a decifrare secondo l'intensità, il tono, la posizione di mani e piedi,... riuscendo a rispondere alla sua richiesta.
La preparazione degli organi preposti non è l'unico motore che si attiva perché il linguaggio è strettamente legato sia allo sviluppo del pensiero sia agli scambi con il proprio ambiente, in particolar modo con gli "adulti" di riferimento (genitori, fratelli e sorelle, nonni, educatori).

Alla nascita siamo naturalmente predisposti all'acquisizione dei suoni di qualsiasi lingua e siamo in grado di produrre anche suoni che non appartengono al nostro futuro sistema linguistico. Con il passare del tempo ci "specializziamo" a parlare la/le lingua/e che sentiamo. L'apprendimento spontaneo della lingua si compie, in un primo tempo, attraverso un processo di imitazione e riproduzione.
La velocità di acquisizione può variare da bambino a bambino. Esistono delle tappe segnalate a titolo indicativo; alcuni bambini "bruceranno" le tappe mentre altri le attraverseranno più lentamente, altri bambini passeranno velocemente i primi step d'acquisizione per poi regredire magari per un determinato periodo.
Tutto è relativo! Non preoccupiamoci se un bambino di 24 mesi possiede un vocabolario limitato ad una decina di parole... tuttavia se lo sviluppo del linguaggio vi preoccupa o se constatate una regressione o un ristagno che ritenete troppo lungo, non esitate a consultare il pediatra. E' sempre meglio consultare un medico che dirà che non esiste motivo di preoccuparsi, piuttosto che sottovalutare un possibile disturbo del bambino.
Alla fine del secondo anno di vita, il bambino possiede, generalmente, un vocabolario che conta indicativamente tra 100 e 200 vocaboli. Gli sforzi che deve ancora compiere sono orientati sia all'acquisizione di parole nuove sia alla loro pronuncia.
Se il bambino pronuncia male una parola o una frase, non riprendetelo sistematicamente ma fate finta di non capire quello che ha appena detto per farlo provare a ripetere in modo corretto oppure ripetete correttamente le parole che ha pronunciato male.
Non appena avrà acquisito un vocabolario più esteso è importante prepararlo a formare delle frasi, cercando quindi di non perdere la SANA ABITUDINE di commentare e spiegare tutto quello che si fa con il bambino o in sua presenza.
A prestissimo ;-)
Nessun commento:
Posta un commento