sabato 30 marzo 2013

BUONA PASQUA A TUTTI!!!!!!!!






 La vita può essere capita solo all'indietro,
ma va vissuta in avanti.
Arthur Bloch

giovedì 28 marzo 2013

Bambini NATURALMANTE

La natura, affascinante e misteriosa, con il rumore del vento, l'odore dei fiori e i colori delle foglie... è proprio quello di cui hanno bisogno i bambini per imparare a crescere



Ogni bimbo ha bisogno di trascorrere una parte della giornata all'aria aperta per sperimantare un ambiente diverso, per "testare" la propria autonomia in circostanze nuove e anche per sentirsi "più libero". Soprattutto i bimbi che vivono in città hanno bisogno di toccare con mano la natura! Trascorrere ore nel parco, passare una giornata in campagna, al mare o in montagna è un'esperienza che dovrebbe riguardare ogni stagione, e non solo la primavera o l'estate!
Durante i mesi freddi i poveri bambini "imbacuccati a dovere" riescono a vedere i cambiamenti della natura solo dal finestrino appannato di un'automobile e spesso si sentono dire: "Fa troppo freddo per camminare a piedi; è troppo umido per giocare in cortile; c'è troppo fango per uscire fuori...". C'è sempre così un "valido motivo" perchè i piccoli non possano godersi il normale alternarsi delle stagioni.


All'aria aperta per... rinforzare l'organismo!

Che i bambini si ammalino più facilmente durante la stagione fredda e umida è un'assodata verità, ma è anche vero che le malattie sono utili per fortificare il sistema immunitario.
Sembra proprio che ci stiamo dimenticando quanto la vita all'aria aperta fortifichi il corpo e anche lo spirito.


Avvicinare il bimbo alla natura... in movimento

Gli spazi aperti inducono a sperimentare ed esplorare, predispongono ad attività dinamiche, come correre e saltare... Il bambino è felice, ma insieme al divertimento si giova dei molteplici benefici che il movimento all'aria aperta offre.
La sua salute fisica ma anche quella psichica trae i seguenti vantaggi:
  • Migliora l'efficenza dell'apparato respiratorio, perché il piccolo incamera più ossigeno e se ne assicura maggior apporto alle cellule dell'organismo.
  • Diventa più resistente alle malattie perché fortifica il suo sistema immunitario.
  • Tonifica e rende più resistenti i muscoli.
  • Stimola e irrobustisce lo scheletro, in quanto l'attività fisica aumenta l'apporto di sangue alle ossa, favorendo in questo modo il processo di mineralizzazione.
  • Consente di mantenere un rapporto ideale tra peso e altezza di efficace misura antiobesità.
  • Provoca la liberazione nell'organismo di endorfine, ormone responsabile di benessere e serenità, migliorando l'appetito e la qualità del sonno.
  • Facilita l'apprendimento dello schema corporeo; in altre parole il bimbo prende coscienza del proprio "io corporeo" e delle funzioni specifiche a cui ogni parte del corpo adempie.
  • Mette in movimento anche il cervello. L'attività fisica fa bene anche alla mente dei bambini, lo conferma uno studio condotto negli U.S.A. il quale, con il supporto di una risonanza magnetica, ha dimostrato che la zona dell'ippocampo (parte del cervello preposta all'apprendimento e alla memoria) risulta essere più sviluppata nei bambini attivi rispetto a quelli pigri.
... e adesso TUTTI fuori a giocare!!!

 


La Natura è grande nelle grandi cose,
ma è grandissima nelle più piccole!

mercoledì 27 marzo 2013

IL CARNEVALE DEGLI ANIMALI



Laboratorio musicale
Unità educativa all'interno di un percorso finalizzato principalmente allo sviluppo dell'area espressiva e comunicativa,
rivolto ai bambini della sezione divezzi (24-36 mesi)
divisi in gruppi di massimo 10 bambini. 





L'ascolto della musica provoca nel corpo e suggerisce nella mente di ciascun individuo delle vibrazioni, dei movimenti e delle emozioni.
Attraverso l'ascolto di una serie di brani molto brevi, ognuno riferito ad un animale, accompagnato dal racconto e dall'animazione, che rende il tutto più piacevole e divertente, permette ai bambini di fare un'entusiasmante esperienza che coinvolge e stimola molteplici aspetti sensoriali.
Il percorso così strutturato permette l'associazione di suoni e immagini, ogni brano richiama alla mente un animale e attraverso il racconto si fissa l'attenzione sugli elementi che lo caratterizzano (andature, movimenti, versi). Entrando via via nella modalità di gioco del "far finta" i bambini scoprono che l'apparente inconsistenza dei suoni musicali può concretizzarsi in gesti, movimenti, riproduzione onomatopeica di suoni e rumori. Alla fine del percorso i bambini possono essere protagonisti dei suoni e delle immagini con movimenti e balli liberi.
Attraverso la musica, il corpo e il gioco di finzione i bambini imparano a essere consapevoli di sé, a imitare e rappresentare in maniera attiva, uscendo dal loro ruolo e staccandosi dalla loro identità.
La capacità in via di sviluppo di utilizzare linguaggi simbolici, stimolata dalla drammatizzazione del ri-conoscersi come altro da sé, crea nuove idee distinte dalla loro esperienza, alimentando l'acquisizione di un'immaginazione sempre più fervida e attiva.

Obiettivi generali
  • Favorire la costruzione dell'identità personale attraverso la scoperta dell'altro da sé.
  • Favorire l'evoluzione del pensiero simbolico.
  • Favorire lo sviluppo della creatività.
  • Favorire l'immedesimazione in un percorso fantastico proposto dall'educatore.
Obiettivi specifici
  • Il bambino ascolta, discrimina e riproduce suoni, versi degli animali e rumori.
  • Il bambino associa melodie, suoni e rumori dei diversi brani musicali, agli animali di riferimento.
  • Il bambino sperimenta l'aspetto motorio di andature e movenze dei diversi animali.
  • Il bambino interagisce sia con l'educatore che con il gruppo di pari.

Spazio e allestimento del setting educativo
Lo spazio scelto per l'attività educativa è costituito dalla sezione, lasciando a disposizione esclusivamente i materiali necessari per lo svolgimento dell'attività, evitando così il più possibile la dispersione del gruppo.
Si sceglie di far accomodare i bambini nell'angolo morbido, creando un clima accogliente e tranquillo che faciliti l'ascolto dei brani e del racconto.
Successivamente i bambini vengono lasciati liberi di muoversi e giocare sperimentando il ritmo musicale dei diversi brani.

Risorse umane utilizzate
L'educatore del gruppo di riferimento.

Strumenti e materiali utilizzati
Stereo, musiche tratte dall'opera Le Carnaval des Animaux (1886) del compositore francese Camille Saint-Saens, animali di plastica, scatola "magica" (che contiene gli animali).

Tempi
40-50 minuti circa, per 4 interventi da proporre a distanza di 7 giorni l'uno dall'altro, per ogni gruppo di bambini.


Descrizione dell'attività
Al rientro in sezione dei bambini, dopo la merenda mattutina, l'educatore fa trovare una scatola posizionata al centro del tappeto dell'angolo morbido. Invita i bambini a stare in silenzio perché "qualcuno sta dormendo" e ad accomodarsi attorno alla scatola.
Inizia il racconto su cosa contenga la scatola e del perché sia magica. Dentro dormono degli animali che solo ascoltando delle musiche speciali si svegliano ed escono per farsi vedere e giocare con i bambini.
In ognuno dei 4 incontri si presentano 2 o 3 brani, da ascoltare più volte, ed i relativi animali. In totale i brani musicali da ascoltare sono 10, rimandano a 9 diversi animali mentre l'ultimo è una marcia finale che riepiloga festosamente alcuni degli animali.
Si fa partire la musica e si estrae l'animale corrispondente dalla scatola, cercando attraverso il raconto di fissare l'attenzione dei bambini sugli elementi che caratterizzano la musica e gli animali.
Tutti i singoli brani sono brevi e adatti ai tempi di attenzione dei bambini.
Al termine dell'ascolto si lasciano i bambini liberi di giocare con gli animali presentati.
Dopo un po' l'educatore invita i bambini a far muovere e ballare l'animale sulla musica corrispondente.
Ogni incontro si conclude con l'ascolto della marcia finale, la speciale musica che nel racconto fa danzare insieme tutti gli animali, e quindi con il saluto degli animali che devono tornare nella loro scatola per riposare.


Eventuali piste di sviluppo ulteriore

Dopo aver giocato con regolarità per un tempo lungo, della durata di 2/3 mesi (da febbraio ad aprile) con la scatola magica, la musica e gli animali si può provare a passare alla drammatizzazione.Si possono invitare i bambini a "diventare" gli animali della scatola magica, costruita usando un grande scatolone o dei teli, che in base alla musica escono a farsi vedere, imitando andature, movenze e versi propri dell'animale. Quando tutti gli animali si saranno svegliati e usciranno dalla scatola, balleranno insieme facendo un allegro girotondo. Quando i bambini avranno dimostrato di aver capito tali finalità, si potrebbe anche mettere in scena l'attività, aggiungendo dei travestimenti, in una festa di fine anno con le famiglie.

Unità educativa elaborata prendendo spunto dalla rivista:
Mondo zero3 - La rivista per LA PRIMA INFANZIA -
Bimestrale - anno 8, numero 1, LUGLIO-AGOSTO 2011,
Articolo di Maria Teresa Nardi, pag. 12-14.

 


 Una vita senza musica è come un corpo senz'anima.
Aforisma di Cicerone

lunedì 25 marzo 2013

MUSICA in culla

"L'obiettivo è di favorire la crescita di generazioni capaci di ascoltare e capire la musica, di comunicare musicalmente, di fare musica nelle loro famiglie e con i loro amici e di improvvisare" 
E.E. Gordon



La musica è cultura.
Il suo ascolto aiuta il bambino nei primissimi anni di vita a crescere e a sviluppare le sue capacità (linguisitiche, spaziali e matematiche).
La musica è come la parola: i bambini apprendono il linguaggio musicale nello stesso modo in cui imparano quello verbale ed entrambi diventano fin dalla nascita strumenti di comunicazione con il mondo che li circonda e di espressione della propria emotività.
L'esperienza musicale si rivela per il neonato un momento di relazione, di ascolto e di conoscenza con il genitore, un'occasione di sviluppo dell'attenzione e dell'immaginazione.
Da questi concetti nasce il metodo di apprendimento musicale da 0 a 3 anni di E. E. Gordon, oggi applicato in molti servizi per la prima infanzia che ha portato alla nascita di un vero e proprio progetto:
"Musica in culla" (www.musicainculla.it e www.aigam.org), una rete nazionale di associazioni, che organizza corsi ed eventi in tutta Italia.
Gli educatori di "Musica in culla" sono formati secondo un corso riconosciuto dal Ministero dell'Istruzione e basato sulla teoria gordoniana. La loro attività consiste nel coinvolgere i bambini attraverso il canto di melodie senza parole e movimenti coordinati, assecondandone i ritmi e le lallazioni con attività libere e strutturate.
I primi tre anni di vita del bambino sono cruciali e determinanti sono le esperienze che essi compiono: la musica diventa allora uno degli stimoli più importanti cui sottoporli.
Ancor prima del progetto "Musica in culla", con un minimo di impegno e di fantasia, si possono proporre dei giochi musicali anche tra le mura domestiche. Non ci si deve limitare a proporre al bambino un solo genere musicale ma è bene fargli conoscere un ampio repertorio, assecondando le sue preferenze per rendere l'approccio alla musica un'esperienza positiva, che permetterà anche agli adulti coinvolti di imparare un nuovo linguaggio per dialogare con i bambini, per ascoltarli e capirli meglio e tutto questo avrà anche un effetto terapeutico.


Le prime musiche da ascoltare insieme:
  • "Preludio n. 2" di Schostakovic
  • "I'm putting all my eggs in my basket" di L. Armstrong ed E. Fitzgerald


Libri per approfondire:

"L'orecchio musicale del bambino" di E.E. Gordon - 
Curci Editore 
"Crescere con la musica" di H.G. Bastian - 
Educultura
"La musica è un gioco da bambini" di F. Delalande - 
Franco Angeli Editore




La musica è intorno a noi,
non bisogna fare altro che ascoltarla.
Aforisma di A. Rush